Detrazioni Fiscali: le ristrutturazioni
da Il Sole 24Ore n. 296 del 28/10/2013
Detrazioni Fiscali: sostituzione della caldaia e spese per l’arredamento
Sembra ormai sicuro che la Legge di stabilità riproporrà anche per il prossimo anno i bonus legati ai lavori in casa; prima di iniziare è allora utile valutare con attenzione e calcoli alla mano, si scopre che il bonus mobili può in molti casi annullare di ben 15 punti percentuali il vantaggio concesso per il risparmio energetico.
L’arrivo del bonus mobili ha scompigliato un po’ le carte: lo sconto per arredamenti ed elettrodomestici di classe A+ può essere abbinato solo alle ristrutturazioni edilizie abilitiate al 50%. E, secondo le interpretazioni restrittive dell’Entrate, neanche a tutte.
IL CASO DELLA SOSTITUZIONE DELLA CALDAIA CON ACQUISTO MOBILI
Le Esigenze: una famiglia di 4 persone deve sostituire nel proprio appartamento la caldaia a metano ormai guasta. Con l’occasione , pensa anche di sfruttare il bonus mobili e di rinnovare l’arredamento del salotto.
La Scelta: la famiglia può optare per una caldaia di tipo tradizionale (es. un modello medio alto con potenza di 28 kW), oppure una a condensazione che garantisce l’accesso alla detrazione del 65% per il risparmio energetico (es. un modello sempre da 28 kW) e minori consumi annui.
Le Differenze: in media e in condizioni standard tra i due prodotti la differenza di prezzo varia dal 30 al 50% in più per i modelli a condensazione. A sua volta la caldaia a condensazione garantisce un risparmio medio annuo che varia dal 15 al 30% (a seconda delle condizioni) rispetto ai modelli tradizionali.
Il Risultato: a far la differenza in questo caso è proprio l’aggiunta del bonus mobili. Se questo non ci fosse, infatti, la maggior spesa per il modello a condensazione verrebbe in parte recuperata grazie alla detrazione del 65%, che unita al risparmio sui consumi potrebbe orientare verso la caldaia a condensazione.
vedi Il Sole 24ore
vedi anche la Guida_ristrutturazioni_ottobre.2013[1]
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